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Online le foto del torneo di Cavalese... Clicca qui per visualizzarle

Abbiamo raccolto le impressioni dei colleghi che hanno partecipato per la prima volta :

Rosita Caputo

È appena passata una notte e già mi manca tutto: la coperta che puntualmente mi lasciava i piedi scoperti, l’aria fresca del mattino, il signor Luigi - fedele autista - con le sue frenate esemplari, i cori durante i viaggi, l’agitazione nelle partite prima di sbloccare il risultato e quella successiva, maggiore, per mantenere il vantaggio…ma soprattutto mi manca la compagnia, il gruppo magnifico che eravamo (e sicuramente continueremo ad essere), mi mancano le risate, i pianti (naturalmente si intende di gioia) e la complicità che si era instaurata tra tutti noi. Stanotte ho dormito con la medaglia sotto il cuscino, ogni tanto infilavo la mano per sentirla, controllare se ancora era là o se tutto questo fosse stato solo un sogno. Ebbene si, c’era e il susseguirsi delle emozioni è stata pura e meravigliosa realtà. Al di là del torneo, mi sono rimasti tanti altri ricordi: dalla gita a Venezia, quando il pranzo ha raggiunto una temperatura di 300° circa ed i suggerimenti per ritrovare la strada principale erano “segui il calle, portan tutti lì”, alle splendide lucine del bagno turco e le bolle dell’idromassaggio che rilassavano mente e corpo (ma  lasciavano comunque la giusta dose di prontezza per fare e ricevere gli scherzi) e, infine, la visita nel parco dei divertimenti di Gardaland, dove “padre” Enzo ci ha portato nella strada della perdizione (Inferis ne è la prova) e del divertimento…insomma risate assicurate!

Ogni tanto mi sembra di risentire delle voci: “quanto manca?” , “Huuuuntelar”, “vai subito a prendere quella roba lì”…beh chi come me ha partecipato all’avventura sicuramente leggendo sorriderà, chi invece non era presente spero possa percepirli come stimolo per aggregarsi con noi l’anno prossimo.In conclusione, è arrivato per me il momento di tirare le somme, perché le cose da dire sarebbero talmente troppe che non è possibile scriverle tutte.

Come qualcuno lo ha definito per me è stato l’esordio con il botto, e che botto…non mi resta che aspettare impazientemente 360 giorni, durante i quali prometto di preparami per bene per dare un contributo effettivo alla vincita dell’unico trofeo della competizione che ci manca, la Supercoppa. A tutti un grazie sentito e un arrivederci alla prossima edizione.

P.S. : siamo noi, siamo noi, i campioni dell’Italia siamo noi…

 

Maria Grazia Cardile

L’esperienza trascorsa a Cavalese è stata per me, che l’ho vissuta per la prima volta, stimolante ed entusiasmante. Nelle precedenti sei edizioni della “Festa dell’arbitro”, la squadra non era mai riuscita a salire nel più alto gradino del podio, in quanto ha soltanto potuto raggiungere il secondo e il terzo posto.

Già dal primo fischio d’inizio si respirava un’aria di vittoria, infatti i risultati davano i primi frutti; partita dopo partita l’entusiasmo cresceva e l’obiettivo si faceva sempre più vicino e raggiungibile. I ragazzi, carichi delle precedenti vittorie, approdano alla finale con grande grinta e voglia di vincere a tutti i costi. Al fischio d’inizio della finale tutti i giocatori, ma anche coloro che erano in panchina, erano tesi, poiché si stava realizzando un sogno atteso da tanto. Nell’arco dei 90 minuti la squadra era costantemente sostenuta e incitata da coloro, compresa me, che erano in panchina e che credevano nelle potenzialità dei ragazzi. Dopo il primo goal, essi hanno preso in mano la partita e dominato gli avversari, i quali si sono arresi. A questo sono seguiti altri tre goal, che hanno portato la squadra alla vittoria. Dopo i festeggiamenti, tanto attesi e protratti nei giorni seguenti, la squadra Messinese ha portato in riva allo stretto il trofeo con grande gioia e orgoglio.

 

Fabio Bruschetta

Esperienza fantastica sia sotto l'aspetto sportivo che umano, grandissimo gruppo, grandissime persone, in generale, grandissimi in tutto. Vittoria meritata fatta di sacrifici, di volontà e di generosità da parte di tutti. Chi non ha dato il contributo agonistico sul campo, l'ha dato moralmente e verbalmente, incitandoci e portandoci alla vittoria finale. Ringrazio tutta la Sezione di Messina, specialmente il presidente Orazio Postorino, gli allenatori Aldo Pecora e Enzo Meli, il "cameraman" Alessandro Giuffrida, il "DS" Claudio Grioli ed Andrea Lippolis che hanno fatto in modo di unire il gruppo come se fosse un'unica famiglia.  Oltre che colleghi, ho scoperto tanti amici: per citarne alcuni mi mancherà la simpatia di Giancarlo Messina, le gag di Giovanni Spadaro e Alberto Santoro, la carica del capitano Massimiliano Lo Giudice, la tenacia di Pietro Boscia e Saro Gemellaro, la convinzione nella vittoria di Nicola Maddocco, Peppe Trischitta, Davide Sutera, Sandro Giusto, Marco D'Amico, Mirko Saija, la loquacità di Marino Rinaldi ed Andrea Mangano, ma soprattutto il mitico urlo "HUNTELAAR" del più piccolo del gruppo Alfredo Iannello. Siamo stati e saremo sempre grandi.

Grazie a tutti di cuore per le emozioni che mi avete fatto provare.

Andrea Mangano

Questo è il primo anno che sono nella squadra di calcio, già immaginavo di trovare un gruppo fantastico infatti mi sono ambientato subito, sapendo che non  è facile inserirsi in un gruppo nuovo.

Questa gita è stata un’esperienza meravigliosa, ma l’esperienza più bella è stata quella di vincere il trofeo di Cavalese anche perché essendo l ‘ultimo arrivato,  e avere  nella bacheca un trofeo così importante per la sezione è stato davvero emozionante.

Anche se sarà molto difficile,  pensiamo  di ripeterci  nel torneo di Paola,  dove  ci confronteremo con sezioni  forti  come Palermo e Napoli.  Sono sicuro che questo gruppo non avrà  timore e supererà  ogni ostacolo con successo.

 

Marino Rinaldi

Sarò forse banale dicendo che questa bella esperienza non ha avuto dei momenti più ricchi di emozioni rispetto ad altri, ma è la pura verità. E' stato un unico blocco di emozioni e sensazioni che mi ha coinvolto dall'inizio alla fine della gita. Sin dalla partenza, studiando i volti e le parole dei miei compagni, ho avuto il presentimento che stessimo andando a prenderci un trofeo che già era nostro, che già ci apparteneva!

Mai e poi mai dimenticherò l'ansia e l'agitazione che mi accorciavano il fiato ogni volta che ero sul terreno di gioco. Era tanta la paura di sbagliare ed ostacolare il cammino verso la vittoria che alla fine è arrivata. Custodirò nella mia mente, con estrema gelosia le immagini dei volti dei miei compagni ed Enzo Meli tracciati dalla commozione.

Per concludere, ci tengo a ringraziare tutti,compresi Aldo Pecora ed il Presidente, per avermi dato l'opportunità di prendere parte a questo evento.

 

 

Dopo le affermazioni delle scorse edizioni che ci avevano sempre portati ad un passo dalla vittoria finale,

quest’anno l’ambito trofeo della “Festa dell’Arbitro”, organizzata come sempre con grande maestria dagli  amici della sezione di Trento, è andato alla nostra rappresentativa sezionale.

Cinque giornate di grande intensità emotiva, ricchi anche di tanti altri importanti momenti di significativa allegria, che sono serviti a rinfrancarci dalle fatiche invernali e ad esaltare sempre più,  soprattutto per i nuovi partecipanti, la valenza associativa di queste manifestazioni ed il piacere dello stare insieme.

Tanta euforia, nonostante l’ora, all’appuntamento di domenica mattina a Viale Boccetta.

Come sempre cori e slogan sono serviti a dare il  “la” a questa nuova avventura, e poi, atterrati a Venezia, tutti pronti per una interminabile  giornata di passeggiate fra calli e canali, foto, shopping e tanto divertimento.

Giunti in serata a Cavalese, i nostri atleti della squadra hanno subito manifestato il fermo proposito di volere coronare con la vittoria finale la loro partecipazione e  tutti d’intesa , si impegnavano ad adattare i tempi del loro divertimento al raggiungimento dell’obiettivo.

E così, gara dopo gara, sfoderando una determinazione ed una professionalità  veramente apprezzabili, siamo riusciti a raggiungere quel traguardo che nelle cinque partecipazioni precedenti avevamo sempre sfiorato.

E mentre dalla Messina del calcio giungevano notizie di impetuosi venti di scirocco, la Val di Fiemme arrideva ai nostri  Arbitri consegnando loro il tanto ambito e meritato trofeo, al termine di un torneo che li ha visti protagonisti assoluti non solo nei numeri ma ancor di più nei comportamenti.

Descrivere in queste righe le emozioni e l’ euforia che hanno coinvolto non solo gli atleti, ma anche tutti i partecipanti alla gita, potrebbe risultare riduttivo rispetto alla realtà.

Certamente meglio di noi lo faranno i colleghi ai quali abbiamo chiesto di consegnare al ricordo di tutti gli associati, brevi riflessioni su questa indimenticabile avventura e lo faranno anche le centinaia di foto che hanno fermato i momenti più significativi della nostra gita (tutto, in pubblicazione a breve).

A noi il plauso da estendere a tutti gli atleti per la straordinaria capacità manifestata a fare tutti indistintamente “gruppo”, la professionalità manifestata durante lo svolgimento delle gare e la grande carica che vicendevolmente sono riusciti a trasferirsi. Mai come stavolta il compito dell’estensore delle pagelle sarà veramente difficile: Bravi tutti  insieme!

La foto ricordo con la Rappresentativa Umbra, nostra leale e cavalleresca avversaria della finale, ha suggellato questa meravigliosa giornata e la nostra presenza a Cavalese. Gli apprezzamenti a noi manifestati  da parte degli Organizzatori e di tutti i partecipanti,  rappresentano infine il valore aggiunto della nostra partecipazione a questa manifestazione che ha anche avuto il piacere di ospitare, fra gli altri,  Il Presidente nazionale dell’AIA Marcello Nicchi, il responsabile del calcio a 5  Andrea Lastrucci  e l’Arbitro internazionale  Daniele Orsato.

Da parte di tutti, la nostra rappresentativa ha riscosso unanimi consensi ed apprezzamenti non solo per il look impeccabile ed attraente di tutti i partecipanti  ma anche per la sobrietà dei comportamenti.

Calato il sipario sulla manifestazione calcistica, dopo un pomeriggio trascorso a godere le bellezze di Cavalese ed il confortevole “centro benessere” dell’Hotel Bellavista, l’indomani giornata al parco divertimento di  Gardaland, per chiudere in bellezza una gita che già emozioni e  momenti da ricordare, ne aveva regalati abbastanza.

Tabellino gare 

Girone Eliminatorio:                                                                                                  

Messina-Roma            2-0   Reti:  Santoro -  D’Amico                                          

Messina-Umbria         3-0   Reti:  Giusto - Santoro - Boscia                                                                               

Messina-Rovereto       1-0  Rete:  Santoro  

Quarti di finale                                                                              

Messina-Piacenza       2-0 Reti:  Saija - Santoro                               

SEMIFINALE:

Messina-Trento          2-1 Reti:  D’Amico - Santoro - Trento(rig.)                                                                                                                                       

FINALE 

Messina-Rappr.Umbra  4-0 Reti: Trischitta - Boscia - D’Amico - Santoro (rig) 

Gare giocate 6;  Vittorie 6;  Reti segnate:  14;   Reti subite: 1 ; Cannoniere: Alberto Santoro 6 reti 

La Cronaca

Esordio subito difficile contro una delle favorite ( o meglio, la favorita), la sezione di Roma 2.

Dopo una fase molto equilibrata la rete di Alberto Santoro, ci porta in vantaggio. Immediata la reazione dei colleghi di Roma 2 che impegnano il nostro portiere Giovanni Spadaro, in un difficile intervento e successivamente colpiscono in pieno la traversa. Scampato il pericolo, riprendiamo il controllo del gioco e dopo avere sfiorato il raddoppio in più circostanze chiudiamo definitivamente la gara con una splendida rete di Marco D’Amico verso la metà del 2°tempo.

Nella seconda gara contro la Rappresentativa Umbra, di rilevo la magistrale esecuzione di due calci di punizione eseguiti rispettivamente da Alessandro Giusto e Pietro Boscia, con in mezzo la rete di Alberto Santoro; L’ultima gara contro la Sezione di Rovereto, viene decisa da una rete di Alberto Santoro ed il portiere Giovanni Spadaro, compie due prodigiosi interventi che valgono il risultato.

Al termine del girone eliminatorio, qualificazione al primo posto, con sei reti segnate  e zero subite e due notazioni: Il cannoniere Alberto Santoro, dichiara di voler raggiungere quota 6 reti ed il Presidente si impegna in caso di riuscita a dedicargli un riconoscimento particolare, ed, inoltre, tutti i componenti la rosa  hanno già giocato sostituendo con pari autorevolezza i titolari, ai quali era necessario concedere le necessarie pause di recupero. 

Rientrati in Hotel, recupero delle fatiche al “centro benessere” dell’Hotel e dopo cena breve passeggiata e tutti a nanna, rinunciando (udite! udite!) alla discoteca, dove si recheranno solo i “ non calciatori”.

Al mattino, quarti di  finale con i colleghi della Sezione di Piacenza e dopo un inizio un po’ in sordina, le reti di Mirko Saija e Alberto Santoro chiudono una gara che non ha mai visto impegnato il nostro portiere Andrea Mangano.

Veloce spostamento di campo e via per la semi-finale contro una delle favorite, i padroni di casa della Sezione di Trento. Primi minuti di adattamento anche a causa di un terreno di gioco abbastanza stretto, ma poi quasi alla metà del 1° tempo la rete di Marco D’Amico rompe l’equilibrio e nel secondo tempo Alberto Santoro, sigla la seconda rete che chiude praticamente la gara. Nel finale, dopo avere ripetutamente sfiorato la terza segnatura, subiamo a tempo già scaduto un calcio di rigore che fissa il risultato sul 2 a 1, ma che, purtroppo, viola l’imbattibilità della nostra difesa.

Tutti in Hotel e durante il pranzo conosciamo il nome della nostra avversaria di finale: è la Rappresentativa Umbria 2, che ha eliminato ai tiri di rigore in semifinale la Sezione di Roma 2.

 E così, la finale è già iniziata nella testa di tutti noi.

Pomeriggio di relax al Centro Benessere dell’ Hotel, passeggiata e, dopo cena, partecipazione alla cerimonia di premiazioni organizzata dalla Sezione di Trento.  Dopo, tutti rigorosamente a letto. 

Ore 08.00, appuntamento a  colazione.  Il giorno tanto atteso è arrivato!

Silenzio, sguardi concentrati e tanta, tanta tensione! Scendono il Mister Aldo Pecora, Enzo Meli il Presidente e tutti gli altri che ci hanno accompagnato e sostenuto.

Poche parole, ma negli sguardi di tutti la voglia di riuscire si legge, eccome!

Il “Capitano per sempre”, Massimiliano Lo Giudice, ci chiama per una breve passeggiata. Nessuno parla, nessuno scherza, tutti siamo con la testa li,  tutti ci guardiamo e  ci facciamo forza a vicenda.

Finalmente al campo: Lo stadio di Cavalese è un impianto che emoziona semplicemente a guardarlo.

Andiamo sul terreno di gioco, calpestiamo il soffice prato, qualcuno (Nicola Maddocco) va a far pace con un legno delle porte che qualche anno fa, in una memorabile finale con la Sezione di Palermo, ci negò la gioia del trionfo, e poi tutti a riscaldarsi. L’inizio della gara si avvicina, la  tensione sale e l’emozione pure.

Dopo la lettura della formazione e le diposizioni tattiche da parte del mister Pecora,  l’ incoraggiamento forte e trascinante del Presidente (che ormai è diventato una specie di immancabile rito scaramantico) e via tutti in campo!

Bello anche l’incoraggiamento forte e sentito che tutti i ragazzi della panchina hanno offerto ai compagni in campo. E’ bello vedere mister, dirigenti, le nostre ragazze-arbitro  e tutti coloro che partecipavano alla gita  emozionati quanto noi.

Inizio guardingo, ma in rapido crescendo. In tutti cresce la consapevolezza che questa volta è possibile farcela! E quando, intorno al 20’,  Peppe Trischitta, scaraventa in rete il pallone del 1° gol, la panchina sembra colpita da una granata che fa schizzare tutti verso il terreno di gioco a sommergere il marcatore.

Il primo tempo si conclude senza particolari pericoli per la nostra difesa, ma con il portiere umbro protagonista di due strepitosi interventi su Giusto e D’Amico.

L’intervallo è tutto uno scambio di incoraggiamenti reciproci, e poi ad inizio del secondo tempo, dopo un miracoloso salvataggio della difesa umbra su un tiro di Marco D’Amico, nel susseguente angolo Pietro Boscia sigla il 2 a O .

Esultanza alle stelle, panchina che anche stavolta esplode e tutti a schizzare in campo! E mentre Fabio Bruschetta travolge e mette letteralmente Ko Enzo Meli, il Mister ed il Presidente rimasti fermi lì in panchina (a godersi lo spettacolo dell’irrefrenabile gioia) si scambiano un forte e deciso abbraccio: Ormai è quasi fatta!

Dopo pochi minuti la partita è pressoché conclusa quando una travolgente azione si conclude con la terza rete di Marco D’Amico e mentre  comincia il giro delle sostituzioni, Alberto Santoro su calcio di rigore chiude sul 4 a 0 la gara e segna il suo sesto gol personale (il presidente è avvisato!).

A pochi istanti dal fischio finale, con un gesto che precedentemente avevamo concordato, il Capitano Pietro Boscia si avvicina al “Capitano per sempre” Massimiliano Lo Giudice, gli cede la fascia di capitano ed al triplice fischio finale, tutti incontro a lui,  per un abbraccio che vuole idealmente stringere intorno alla bandiera di questa squadra, tutta la Sezione di Messina.

Cori, slogans, canti e spumante hanno chiuso questa giornata che si è conclusa esattamente come nei desideri segreti del nostro Presidente, che, prima della gara, aveva confidato al suo “insostituibile”Mister:

“ Sogno una gara che ci porti il trofeo e che ci permetta di dare a tutti i partecipanti il piacere di scendere in campo!”  E così è stato!   

Ma prima di chiudere è giusto consegnare alla storia della nostra sezione  i protagonisti di questa indimenticabile avventura:

Giovanni Spadaro e  Andrea Mangano i portieri, Pietro Boscia il capitano, Massimiliano Lo Giudice, Saro Gemellaro, Nicola Maddocco, Davide Sutera, Giancarlo Messina, Marino Rinaldi, Sandro Giusto, Fabio Bruschetta, Peppe Trsischitta, Mirko Saija, Marco D’Amico, Alfredo Iannello e Alberto Santoro il goleador, 

E poi, fuori dal terreno di giuoco, l’insostituibile Enzo Meli, il nostro cameramen Sandro Giuffrida, il Direttore Claudio Grioli, il Medico Mario Pettinato, Pietro Gugliandolo per l’occasione tifoso d’eccellenza,

Andrea Lippolis ormai uno di noi, Maria Grazia e Rosita “ il tifo in rosa” della nostra panchina  ed infine il Mister Aldo Pecora ed il Presidente Orazio Postorino.

Grazie, veramente Grazie di cuore a tutti !

Pietro Boscia è stato premiato nell'ambito della cerimonia “Oscar degli allenatori 2010”  che si è svolta Lunedì 21 Giugno presso il Centro Congressi "Torre Ventimiglia" di Montelepre  in provincia di Palermo.

La kermesse giunta alla sua ottava edizione viene organizzata annualmente dal Comitato Regionale dell’Associazione Italiana Allenatori Calcio, guidata dal Presidente Benedetto Abbisso. I prestigiosi riconoscimenti sono stati assegnati ai migliori allenatori delle società sportive delle nove provincie siciliane e gli arbitri che si sono distinti nella campionato di Eccellenza regionale. Premi alla carriera e riconoscimenti sono stati assegnati anche ai giornalisti impegnati nella promozione del calcio dilettantistico siciliano.

A Pietro vanno i complimenti da parte di tutta la Sezione.

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