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1° Raduno regionale "in rosa"

Interessante, formativo, associativo. Questi sarebbero i termini che utilizzerei se mi chiedessero di descrivere in tre parole il raduno svoltosi ad Enna.
Con questa iniziativa si è voluta cogliere l’occasione per aprire i festeggiamenti del centenario della nostra Associazione, la grande famiglia che dal 1989 ha aperto le sue porte anche alle donne. E possiamo felicemente affermare che, nei poco più dei vent’anni trascorsi, il ruolo femminile all’interno dell’A.I.A. ha avuto modo di esprimersi con sempre più stabilità.
La giornata è trascorsa in modo piacevole e per nulla pesante, nonostante l’intensità. Partenza alla buon’ora insieme alla collega Maria Grazia Cardile ed al nostro Presidente. Assente Titty Morello, perché fresca di matrimonio.
Arrivati ad Enna, dopo avere indossato la tuta che il Comitato Regionale ha donato a tutte le partecipanti, ci siamo fermate sul campo di atletica, dove alcune colleghe più esperte hanno ribadito l’importanza di un giusto allenamento e hanno corretto alcune comuni e ricorrenti imprecisioni degli esercizi. Al termine ci siamo trasferite in un’accogliente sala convegni, dove hanno preso la parola esperti di vari settori: una psicologa, un professore universitario in scienze motorie e i rappresentanti di vari organi tecnici e del Settore Tecnico.
Erano presenti, infatti, la collega Laura Scanu, Componente del Settore tecnico, la collega Incoronata Ricciuto, Componente il Comitato Regionale del Molise, la collega Maria Luisa Fecola, Arbitro internazionale di calcio 5. A queste nostre colleghe si è aggiunto poi il Componente il Comitato Nazionale Massimo Della Siega, che ha portato il saluto del Presidente nazionale ed ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa, prima in Italia, e l’attenzione che l’A.I.A. vuole riservare alla Componente femminile presente in Associazione..
Interessante, appunto perché si è parlato tanto del nostro ruolo, delle responsabilità che assumiamo nel momento in cui entriamo sui terreni di giuoco, della determinazione che dobbiamo avere nel prendere le decisioni e del modo con cui relazionarsi con chi, spesso ancora scetticamente, non ritiene le donne all’altezza dell’impegno preso.
Prima del pranzo il tempo per la consegna, da parte del nostro Presidente di Sezione, alla collega Maria Luisa Fecola di una targa a ricordo del suo passaggio ad Arbitro internazionale di calcio a 5, avvenuto proprio durante l’anno di permanenza a Messina di Maria Luisa.
Dopo il ricco pranzo, il presidente del C.R.A. Saro D’Anna ha voluto dare la parola a tutte le colleghe, proprio per dimostrare come questo fosse un raduno dedicato a noi. Ogni sezione ha fatto esprimere una rappresentante e poi qualcuna ha fatto qualche intervento extra. Non sono mancate le proposte: si parlava di un personal trainer per gli allenamenti, di un tutor personale per tutta la durata del primo anno di attività e, più di una volta, si è richiesta la presenza di donne anche all’interno dei direttivi sezionali. Questo è stato senza dubbio il momento più formativo – si è sempre detto che dalle esperienze e dalle riflessioni altrui si cresce individualmente.
Ciò che più mi ha fatto felice è stato, comunque, il vedere di essere un bel gruppo di arbitri donne in Sicilia che, grazie a questa giornata trascorsa insieme, hanno avuto la possibilità di conoscersi. È stato, dunque, un bellissimo momento associativo: è rassicurante non sentirsi sole, ma circondate da altre ragazze che amano l’arbitraggio.
Concludendo, credo che il messaggio che è risultato finale sia questo: siamo donne e per questo dobbiamo valorizzarci, ma, cari colleghi, prima di tutto noi siamo arbitri come voi identificabili attraverso quella divisa, la stessa vostra, che vestiamo in campo e che abbiamo tatuata nel cuore.


Rosita Janira Caputo

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