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Archivio > Zoom > 2016_17

DA OSSERVATO A OSSERVATORE…
PEPPE CHIARELLA TORNA IN CAN D

Ritorno al futuro per Peppe Chiarella che a distanza di qualche anno torna in CAN D nella nuova veste di Osservatore Arbitrale. A pochi giorni dalla sua seconda visionatura lo abbiamo incontrato per l’intervista di rito. Partiamo subito facendoci raccontare le impressioni di uno che le categorie nazionali, a questo punto, le ha vissute in tutte le loro sfaccettature: "sono due categorie sicuramente importanti, formative, ma tra l’una e l’altra non trovo molte differenze. Nel passaggio dalla CAI alla CAN D ho avuto il piacere di trovare tanti colleghi alla commissione, con il quale ho svolto un pezzo della mia carriera di campo".
Ma qual è la differenza tra un osservatore regionale ed uno di livello superiore? Cosa si va a guardare in un ragazzo già arrivato ad un determinato livello di crescita: "Un osservatore va a ricercare il dettaglio, valutandolo in ottica di un percorso di formazione continua. Gli arbitri che arrivano alla CAN D, nonostante abbiano già maturato una certa esperienza stanno perfezionandosi ed è quindi giusto entrare nel dettaglio per aiutarli a completare questo percorso". Per svolgere al meglio il proprio ruolo bisogna andare al passo coi tempi di un gioco che si è evoluto ad un ritmo notevole: "certamente nel corso degli anni la figura dell’osservatore, così come il gioco del calcio in generale, è cambiata. Io, già quando facevo l’assistente cercavo di dare consigli all’arbitro tra un tempo e l’altro; adesso, continuo ad immedesimarmi nel direttore di gara. Le novità regolamentari che sono state apportate quest’anno, e che il nostro collega Enzo Meli ha brillantemente esposto durante i vari raduni, hanno poi portato alla necessità di aggiornamento da parte non solo dei vari organi tecnici ma anche e soprattutto degli addetti ai lavori".
Altro elemento da tenere in conto la velocità crescente del gioco: "in queste gare che ho fatto mi sono reso conto di una velocità assolutamente maggiore, frutto di una preparazione decisamente più professionale; tuttavia devo dire che alla CAI, avendo le migliori partite dei vari campionati, le gare erano altrettanto spettacolari, e spesso con cornici di pubblico da far invidia alla Lega Pro".
Parlando di Lega Pro non possiamo che chiedere al nostro amico quali siano le sue aspettative per questa annata: "essendo un primo anno conto di maturare tanta esperienza, nonostante il mio bagaglio sia già abbastanza ampio. Ho cominciato bene con la co-visionatura dell’Organo Tecnico in Due Torri – Leonzio, una gara che mi ha ricordato il mio esordio da assistente in D,  assieme al nostro Aldo Pecora… Da allora ho fatto tanta strada, spero di continuare il mio viaggio".


Valerio Villano Barbato


 
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