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Archivio > Zoom > 2017_18

UNA QUESTIONE DI PRESTIGE…
ALBERTO LO PRESTI ALLA CAN D


Saper essere arbitro vuol dire saper decidere in una frazione di secondo, saper essere autorevole e non autoritario, sapersi trasformare, già perché nella grande realtà della nostra Associazione ognuno deve comprendere per tempo il proprio ruolo. E’ il caso di Alberto Lo Presti, assistente arbitrale fresco di promozione alla CAN D, dopo essere arrivato come arbitro fino all’Eccellenza per poi cambiare rotta cinque stagioni fa: "Per me è stato un passaggio naturale, dopo un breve periodo di ambientamento sono diventato sempre più consapevole dei miei mezzi, certo avvantaggiato anche dall’esperienza che già avevo maturato". Fino ad arrivare alla fatidica stagione del dentro o fuori: "era l’obiettivo che mi ero posto a inizio stagione, sono partito forte per poi mantenere sempre alte le mie prestazioni. E alla fine sono riuscito a centrare un traguardo che inseguivo già da un po’ di tempo". Un "goal" realizzato con tanti sacrifici, e sfruttando appieno i trucchi del mestiere che ogni buon assistente deve conoscere: "la base di tutto è l’allenamento. Con una buona preparazione si può riuscire a mantenere un perfetto allineamento, vera caratteristica principe dell’AA, per tutti i 90’. Inoltre bisogna rimanere sempre concentrati, perché l’episodio può accadere in qualunque istante, e la svista è sempre dietro l’angolo".
Errori che il nostro portacolori ha saputo limitare al minimo durante l’ultima stagione: "quest’anno credo di aver maggiormente perfezionato le mie prestazioni, sono riuscito a sistemare alcuni aspetti rivedendomi tante volte e preparando sempre bene le gare". Un consiglio che sicuramente può essere girato ai giovani della nuova scuola messinese: "entrare a far parte di questo gruppo vuol dire fare tanti sacrifici, ma con la frequenza assidua del polo di allenamento, col confronto non si può fare altro che crescere. Dagli ultimi corsi diversi ragazzi si sono avvicinati a questo ruolo, e la cosa fa piacere visto che fino a non molto tempo fa fare l’assistente veniva visto come una soluzione di ripiego".
Passare dalla regione alla CAN D, prendere l’aereo per andare ad arbitrare, cosa ci si aspetta da questa nuova avventura: "fare nuove esperienze, conoscere realtà diverse, anche e soprattutto fuori dal campo. Lasciare la regione è un grande passo, e per farlo occorre la giusta maturità". Una maturità ottenuta grazie anche ai compagni e ai dirigenti della sezione: "voglio ringraziare Massimiliano, Enzo, Orazio Postorino, e tutta la Sezione che mi ha sostenuto, ovviamente anche il CRA col presidente Cavarretta, che è stato molto presente quest’anno. Ma su tutti non posso dimenticare la mia famiglia, che ha gioito insieme a me per questa promozione".

Valerio Villano Barbato


 
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