- AIA MESSINA

Era il 1982 quando due artisti siciliani imposero alla ribalta un pezzo di grande successo commerciale e discografico: fu il poliedrico maestro catanese Franco Battiato a scrivere per la grande voce palermitana, dell'indimenticata Giuni Russo "Un'estate al mare".
Pur trascorsi trentanni e passa, il brano rimane una delle più fresche e apprezzate hit estive, anche se non per tutti è una fedele rappresentazione dei mesi di luglio e agosto.
Qualcuno, infatti, dopo essere andato a "fare il bagno al largo per guardare da lontano gli ombrelloni" era atteso da un'altra e ben meno rilassante attività. E così, con il sole "a rate" di questa strana estate messinese, un drappello di forti e tenaci giovanottoni di belle speranze,  dai primi di luglio, si allena presso la struttura del campo di atletica “Cappuccini” di via torrente Trapani.
Se, parafrasando un antico adagio partenopeo, “chi bello vo’ parè nu poco adda patè”, è proprio questo il momento della sofferenza: visi trasfigurati dalla fatica, sudore a imperlare fronti bollenti, gambe doloranti. Ma è in questi giorni il momento di dare il massimo.
Per fortuna tra allunghi e ripetute di vario genere c’è sempre tempo per qualche momento di allegria, qualche sorriso, qualche battuta utile a rendere più sopportabili fatica e tensione. D’altronde il bello di un gruppo è proprio questo: saper affrontare insieme momenti piacevoli e non, sempre con lo stesso spirito indomito.
Accanto alle giovani leve, poi, non di rado capita di vedere "vecchie volpi" dell’arbitraggio nostrano, sempre pronte ad elargire consigli e preziose perle di saggezza, da conservare gelosamente e richiamare alla memoria al momento più opportuno.
Come se ancora non bastasse, spesso l’occhio attento del presidente Lo Giudice vigila sulla nuova nidiata di fischietti giallorossi a ricordare che per un arbitro la parte della preparazione è forse la più importante dell’intera stagione: mettere benzina nel motore per poter correre per tutto l’anno agonistico.
D'altronde, per usare un esempio caro al nostro Presidente, ciascuno deve scegliere se essere un'utilitaria o una macchina da corsa…

Valerio Villano Barbato