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Assemblea Sezionale Ordinaria 2010


Si è svolta Mercoledì 9 Giugno l’Assemblea Sezionale Ordinaria.
Dopo la lettura della relazione Biennale da parte del Presidente, che veniva approvata all’unanimità per alzata di mano, si procedeva all’elezione dei Collegio dei Revisori Sezionali e sono risultati eletti:
Luca Sulfaro  e Alessio Robberto  (Sindaci uscenti), mentre Alessandro Giuffrida, primo dei non eletti, è risultato Sindaco supplente.
Dopo si è proceduto all’elezione del Delegato sezionale per l’elezione dei rappresentanti degli Ufficiali di Gara per la macro-regione Sud.  E’ risultato eletto il collega A.b. Giovani Aveni.  


La relazione biennale del Presidente Postorino


  L’Assemblea Biennale che si svolge a metà del mandato elettorale,  rappresenta  l’opportunità per indicare sommariamente quali sono stati i momenti salienti di questo periodo, senza però poter tracciare un consuntivo che rispecchi, in toto,  la realizzazione o meno del programma.     
   Il regolamento dell’AIA, lasciando immutata la parte che prevede lo svolgimento delle Assemblee biennali, fa sì che queste rappresentino, a metà del mandato elettorale, un momento di verifica sullo stato di salute delle Sezioni.
   L’articolazione nel quadriennio del programma elettorale, con le sue precise priorità e con tutti gli impegni che, temporalmente definiti, dovranno trovare attuazione, oggi mi consente di poter affermare che siamo sul cammino che dovrebbe garantirne, il più possibile, la realizzazione nel prossimo biennio.
   Un biennio importante, quello che ci aspetta, vuoi per l’esigenza di portare a definizione e consolidare i progetti avviati, vuoi perché dobbiamo impegnarci per programmare, negli uomini e nelle idee il prossimo futuro, della nostra Sezione.
    L’esigenza di creare adeguate figure a livello dirigenziale, non è solo un’ esigenza regionale, ma anche nostra Sezionale.
    Quello appena trascorso è stato un biennio importante, per l’Associazione e per gli scenari che si sono realizzati.
     L’elezione alla Presidenza dell’AIA di Marcello Nicchi, ha generato un’importante apertura verso le periferie e verso le Sezioni , degli Organigrammi direttivi.
    Nonostante le difficoltà che una struttura così complessa ed articolata comporta, il cammino verso la normalizzazione di alcune delle criticità storiche dell’AIA è positivamente avviato.
    Anche a livello regionale abbiamo registrato un cambiamento al vertice del CRA, dove all’amico Nicola Saia, al quale va il saluto ed il ringraziamento di tutta la classe arbitrale messinese, è subentrato il collega Saro D’Anna della Sezione di Acireale.
    Al di là dei termini di collaborazione di cui parlerò in seguito, due notazioni meritano richiamo: per la prima volta in Sicilia si nomina CRA un Presidente di sezione e per di più non appartenente alla sezione di Palermo.
    Venendo ai dati della nostra Sezione, abbiamo cercato in questo primo biennio, di dare continuità e forza al lavoro di formazione e  selezione dei giovani arbitri e considerato che il reclutamento non sempre soddisfa, in termini di qualità e quantità le nostre aspettative e che il rinnovamento generazionale in qualche occasione ha segnato il passo, abbiamo evitato di  lasciarci sopraffare dall’ansia dei passaggi a tutti i costi, impegnandoci, invece,  a  programmare il percorso di giovani arbitri emergenti  ed offrendo loro ogni necessario riferimento e supporto.
    Un  gruppo di giovani arbitri, che opera già con risultati promettenti  all’Organo Tecnico Regionale, ci lascia ben sperare in tal senso.
   Abbiamo improntato sin dal primo momento di ammissione ai corsi arbitri, i nostri programmi di lavoro ad una rigorosa formazione, perché questa possa rappresentare il ritorno in termini di risultati del lavoro svolto.
     Vero è comunque, che le difficoltà più rilevanti sono rappresentate da due ordini di fattori.
    La prima riguarda il reclutamento problema avvertito al punto tale che l’A.I.A. ha ritenuto necessario sostenere con una propria campagna promozionale, l’organizzazione dei Corsi per Arbitro su tutto il territorio nazionale.
    Qualche sensibile miglioramento l’abbiamo riscontrato anche se purtroppo, nel caso nostro, i numeri del decennio scorso sono solo un ricordo.
    Ma una città senza calcio da ormai parecchi anni, non è purtroppo un buon alleato per le problematiche del reclutamento.
    A questo proposito, del resto,  i numeri hanno sempre parlato chiaro: Dove si gioca il grande calcio si registrano le grandi presenze ai corsi per arbitro.
    Un altro dei problemi che maggiormente ha inciso sulla normale programmazione delle attività di formazione e crescita dei giovani Arbitri, è senz’altro rappresentato dalla disomogeneità e dall’articolazione dei campionati a livello locale.
    Le gare del settore giovanile distribuite durante tutto l’arco della settimana sicuramente possono essere poco utilizzate per i giovani arbitri tutti in età scolare.
    Se a ciò aggiungiamo che oltre il 30% delle gare in calendario ha subito variazioni dopo l’effettuazione della designazione, con conseguente variazione dell’arbitro designato e dell’eventuale Osservatore, si può comprendere come articolare e programmare , attraverso le designazioni, un’ organica attività di formazione è veramente cosa ardua.
    Ancora più ardua risulta la gestione del campionato juniores, che registra oltre il 30% di gare non disputate per mancata presentazione delle società o per ritiro delle stesse dal terreno di giuoco dopo pochi minuti dall’inizio.
    Altro discorso per  il campionato di 3^ ctg, che con l’abolizione dei limiti di età impone attente scelte sulla tipologia di arbitri da utilizzare atteso, inoltre, che una rilevante parte di queste gare si svolge alle Isole Eolie.
    Da ultimo, strettamente legato a doppio filo ai problemi sopra evidenziati, il mai risolto problema della violenza a carico degli arbitri, che provoca pesanti ricadute in termini di permanenza dei giovani arbitri entro i primi due anni di attività.
    Se in passato  attraverso la designazione promuovevamo di pari passo la crescita arbitrale ed il regolare svolgimento dei campionati, in queste ultime stagioni i motivi sopra menzionati ci hanno imposto spesso di sacrificare sull’altare dello svolgimento dei campionati  la crescita arbitrale.
    Affermazione questa che sento di poter fare senza se e senza ma e respingendo tutte le strumentali insinuazioni che in questa Sezione non si  farebbe formazione.
    Comunque, è con queste difficoltà che dobbiamo confrontarci e da queste difficoltà che dobbiamo trovare i rimedi, se vogliamo che si realizzi per ciascun Arbitro un percorso che lo indirizzo verso le categorie Regionali prima e  nazionali dopo.  
    Discorso a parte per tutti i nostri Arbitri che operano a livello regionale e nazionale.
    Siamo in attesa delle risultanze di fine stagione ed ogni valutazione oggi potrebbe risultare azzardata o addirittura di scarso gusto.
    Certo è che abbiamo parecchie situazioni che aspettano definizione tanto in ordine alle promozioni, quanto, viceversa, in ordine alle dismissioni.
    In alcuni casi dobbiamo constatare che si tratta di normali avvicendamenti di arbitri che hanno raggiunto la loro massima espressione; in altri, invece, non sempre siamo convinti appieno sulla bontà delle scelte che gli Organi Tecnici competenti adotteranno.
   L’impegno mio personale,  ed in questo mi sento confortato dalla quotidiana presenza al mio fianco del Presidente Regionale Saro D’Anna, è quello di perseguire incessantemente fino al 30 giugno tutte le opportunità affinchè nessuno dei nostri Arbitri debba subire in maniera difforme ai suoi reali meriti o demeriti.
    Siamo assolutamente consapevoli che un arbitro ai vertici dei campionati regionali o appartenente ad organi tecnici nazionali, è la risultante di almeno un decennio di lavoro e di aspettative che non possono essere vanificate da gestioni o visionature poco adeguate, soprattutto adesso che i tempi di selezione si sono notevolmente abbreviati ed il reclutamento arbitrale comincia a segnare il passo anche dalle nostre parti.
     L’invocazione che da Presidente di Sezione rinnovo attraverso queste righe,  è quella di indirizzare il lavoro di tutti gli organi Tecnici, verso una oculata  gestione di queste risorse umane che rappresentano indiscutibili patrimoni, non solo per le Sezioni, ma anche per l’Associazione tutta.
    Su questo argomento ho trovato qualche giorno fa, nel corso di una lunga e personale chiacchierata che ho avuto con il nostro Presidente nazionale Marcello Nicchi, la sua più assoluta disponibilità ed attenzione.
Sempre tanto fermento attorno alle attività associative in questo ultimo biennio, che ci ha visto protagonisti di indimenticabili momenti di aggregazione e di divertimento.
    Abbiamo svolto tutti i nostri tradizionali appuntamenti.
     La partecipazione e lo svolgimento di manifestazioni, tornei e cerimonie varie, rientra nella molteplicità di iniziative già intraprese nel corso di questo primo biennio e  rappresentano la realizzazione di quell’impegno assunto a ricercare e perseguire  sempre tutte le opportunità utili  a riqualificare il nostro stare insieme.
    Siamo stati in più circostanze individuati per ospitare ed organizzare manifestazioni di carattere associativo, ed anche di carattere tecnico, a testimonianza di una ormai consolidata organizzazione a cui corrisponde, peraltro, una diffusa riconosciuta  affidabilità.
    Nel corso del biennio, quando necessario, alle nostre riunioni sono intervenuti relatori ed ospiti di rilievo.
   Ciò che comunque, in questo contesto, ha rappresentato il valore aggiunto, sono stati due eventi che hanno dato ampia visibilità alla nostra Sezione e dei quali raccogliamo sovente il plauso.
     Il Capodanno solidale del 2009 e la prima esperienza internazionale della nostra Sezione, rappresentata dalla Gita a Praga. E proprio di questi giorni, nel corso della nostra tradizionale partecipazione alla Festa dell’Arbitro di Cavalese, la brillante affermazione della nostra rappresentativa Sezionale che, con una partecipazione esemplare è risultata prima in classifica non solo nei numeri ma ancor di più nei comportamenti.
    A questi ragazzi va il nostro plauso, per la maniera impeccabile con cui rappresentano in ogni circostanza la nostra Sezione.
   Non sono come qualcuno insinua il superfluo, sono invece l’orgoglio ed il fiore all’occhiello di questa Sezione, tenuto conto, peraltro, che per realizzare tutto ciò mettono mano alle loro personali tasche.
    La vita sezionale, appunto, come un club: dove gli Arbitri  e  loro famiglie, hanno potuto trascorrere momenti che sono andati al di là delle canoniche opportunità di incontro.
    Siamo sempre stati in tanti, avremmo potuto anche essere di più. Ma il rimpianto non può essere certamente nostro, ma sicuramente di coloro che sono stati assenti.
    Grandi numeri in termini di consultazioni e di apprezzamenti quelli relativi al sito.
    Informazione costante, didattica attenta e precisa, rassegne fotografiche, utili rubriche e, perché no,  qualche frivolezza rappresentano i punti di forza del nostro www.aiamessina.it, che dai ritorni di notizie che abbiamo, è evidentemente letto e consultato a tutte le latitudini.
    E non è assolutamente vero, come qualcuno perfidamente vuole sostenere che il sito contiene solo notizie della squadra!
    Dire ciò, significa o non averlo mai letto con attenzione o, peggio ancora, essere strumentali ed in malafede.
   Pochi siti sezionali, riescono come il nostro ad offrire supporti tecnici, organizzativi e pratici  in merito a tutte, e sottolineo il tutte,  le problematiche inerenti la funzione arbitrale.
    Di tutto questo, voglio ringraziare i colleghi che con il loro impegno garantiscono l’aggiornamento e le attività del sito.
    Ma lasciatemi anche ringraziare coloro che con passione ed entusiasmo si sono adoperati a vario titolo per l’organizzazione di tanti importanti momenti associativi e ancor di più coloro che con la loro partecipazione ne hanno consentito la realizzazione.
      Ho voluto tracciare solo a grandi linee l’attività di questo biennio, durante il quale, ritengo, abbiamo lavorato per consolidare quanto già negli anni trascorsi era stato fatto.
   Un biennio durante il quale va anche detto, qualcuno ha probabilmente risentito della recente situazione elettorale, dimenticando che nella nostra Associazione non esistono schieramenti di maggioranza ed opposizione, ma  è necessario, invece, chiudere le campagne elettorali un istante dopo la chiusura delle urne.
    Io ho fatto esattamente così,  un istante dopo la proclamazione del Presidente Nicchi.
    Avevo in apertura parlato del cambiamento alla Presidenza del Cra. A parte il rapporto personale che mi lega all’amico Saro D’Anna, posso assicurarvi che a livello regionale abbiamo vissuto una stagione intensa che auspico risulti costruttiva per le scelte che sono state e che saranno fatte.
    A lui va il ringraziamento per la costante presenza che ha rappresentato accanto a ciascuno di noi Presidenti e per la determinazione con la quale ha portato avanti tutte le aspettative e le istanze degli arbitri Siciliani.
    Ma ancor di più il ringraziamento per aver sempre garantito la  dignità e l’ autorevolezza  del ruolo che svolgono le Sezioni e con esse i Presidenti di Sezioni, trasferendo in tutti gli arbitri il messaggio che nulla è realizzabile per coloro che ritengono di poter creare i propri percorsi al di fuori dell’istituzione che la Sezione rappresenta.
   Grazie, Presidente D’Anna!
   E con lui  grazie anche  a tutti i componenti e Collaboratori Cra, per il contributo che hanno saputo offrire alla crescita degli Arbitri siciliani.
   Grazie a Roland Herberg,  Mario Costantino ed Enzo Meli,  i nostri Dirigenti Nazionali, per la collaborazione che ci danno  in ogni circostanza e per la professionalità con la quale rappresentano la Sezione nell’espletamento del loro incarico.
   Nel ringraziamento al mio insostituibile ed impareggiabile  Vice-Presidente Aldo Pecora, intendo accomunare i Componenti il Direttivo ed i Collaboratori tutti, con i quali rappresentiamo una squadra solida ed affiatata, che ha nel rispetto reciproco il motore del proprio lavorare.
Ma ancora una volta, grazie a tutti Voi, cari colleghi Arbitri.
Non mi stancherò mai di ripeterlo e di concludere queste relazioni alla stessa maniera: senza il Vostro entusiasmo ed il Vostro impegno, nulla di tutto ciò sarebbe stato realizzabile.  
Grazie, Grazie di cuore a tutti!                        


 
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