- AIA MESSINA

Vai ai contenuti

Menu principale:

Archivio > News

DE FRANCESCO E PETTINATO:
ESORDIO IN SECONDA CATEGORIA PER DUE PROMETTENTI FISCHIETTI



Giovani arbitri crescono. Forgiati dai campi della provincia arrivano al traguardo della regione due fischietti di cui probabilmente sentiremo ancora parlare in futuro: Giovanni Pettinato e Andrea De Francesco, domenica, hanno diretto la loro prima gara in Seconda Categoria, e per l’occasione, li abbiamo intercettati per la nostra consueta intervista. Iniziamo la nostra chiacchierata domandando ai nostri amici quale sia stata la reazione all’arrivo dell’attesissima mail.
Il primo a rispondere è Giovanni: "la designazione per questa partita è arrivata mentre ero insieme ad altri colleghi, e subito l’emozione è stata tanta; non vedevo l’ora di arrivare al campo, e di provare questa nuova categoria", dello stesso avviso Andrea: "anche se da un po’ di tempo mi aspettavo la designazione, al momento in cui è arrivata, sono impazzito dalla gioia. Il cuore mi batteva a mille". Una nuova categoria equivale ad una nuova esperienza, e le differenze rispetto alle gare fin qui dirette iniziano a farsi vedere: "a differenza della terza categoria, dove ho diretto fino alla domenica precedente, ho notato un pizzico di professionalità in più da parte delle società, specie nella compilazione delle distinte, e nell’accoglienza del direttore di gara", ci spiega De Francesco, che poi, ci svela il segreto del suo successo: "durante il ritiro estivo il presidente fu molto chiaro con me, dovevo fare in fretta e dare tutto quanto possibile per "scalare" le categorie, e allora, da quel giorno, sacrificio, allenamento e impegno, sono state le costanti delle mie giornate". Una spinta motivazionale certamente non da poco, che sicuramente avrà avuto molto peso anche nel percorso del buon Pettinato: "sto sentendo molta fiducia da parte di Massimiliano (Lo Giudice, il presidente), e di tutti gli altri colleghi, che spesso vengono a vedermi, spronandomi a migliorare sempre di più".
Entrambi figli d’arte, i nostri amici devono il merito della loro scelta vincente ai loro lungimiranti genitori: "mio padre aveva fatto l’arbitro, poi purtroppo un infortunio gli impedi di continuare; è stato lui, insieme a mio fratello a mettermi su questa strada, e oggi non posso che ringraziarlo" ci racconta Andrea; d’altro canto, quello di Giovanni è un cognome noto nel panorama arbitrale locale, e non solo: "spesso mi domandano se non sia merito del mio cognome se sto correndo cosi tanto, ma io sono sicuro dei miei mezzi. Mio padre mi ha certamente aiutato, ma adesso in campo ci vado io".
Sicuramente, il primo consiglio che i sr. avranno impartito ai loro pargoli sarà stato quello di vivere la sezione al cento per cento: in tal senso sono emblematiche le parole di De Francesco "inizialmente non credevo che frequentare avesse tanta importanza, poi, conoscendo le persone, incontrando gli amici, ho capito che lo stare insieme è importante quanto, se non di più, l’arbitrare domenicale". Gli fa eco Pettinato secondo il quale "la sezione ti forma non solo come arbitro, ma come uomo".
In chiusura una battuta sugli obiettivi di questi due ragazzi dall’aria sicura e spavalda: "per forza di cose devo chiudere la stagione tentando di arrivare in prima, i limiti di età sono molto rigidi, ma io ce la metterò tutta", chiosa Andrea, mentre per Giovanni "se dovessi chiudere con la Seconda non sarebbe male ma vorrei arrivare in prima entro questa stagione". Le idee sono chiare ragazzi, la determinazione è tanta. Questa sezione ha bisogno di voi, correte e portateci lontano, la strada da fare è ancora lunga, ma sentiamo di essere in buone mani.

Valerio Villano Barbato

 
 
Torna ai contenuti | Torna al menu