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Era il maggio di 4 anni fa quando per la sezione di Messina iniziava un percorso nuovo. A raccogliere una pesante eredità un ragazzo da poco diventato uomo, Massimiliano Lo Giudice, accompagnato da un fido consigliere, il compianto Gianni Aveni.
Oggi, che un pezzo di strada è stata fatta, l’assemblea sezionale ha voluto rinnovare la fiducia al suo leader, candidato unico, premiandolo con oltre il 90% dei consensi. Ad occupare la carica di delegato all’Assemblea Generale, che a fine anno nominerà il presidente dell’AIA, Mario Pettinato, una vita passata al servizio della Sezione.
Questo l’esito della tornata elettorale, alla quale ha presenziato anche il componente CRA Pippo Anfuso, che ha visto anche il rinnovo del Collegio dei Revisori, con la conferma di Antonio Scionti e la nomina di Alberto Lo Presti, per il quadriennio olimpico 2016-
Esito che può apparire scontato a chi ha seguito il lavoro di questi primi 4 anni. Un periodo destinato alla formazione di giovani arbitri, al continuo scouting di ragazzi vogliosi di cimentarsi con un’esperienza di vita senza paragoni; un periodo ricco di soddisfazioni per l’AIA Messina, che ha visto transitare agli organici nazionali diversi associati, e che si è sempre più confermata a livello regionale. Un quadriennio dove la casa degli arbitri messinesi si è trasformata nel salotto del fischietto italiano, ospitando personalità quali il presidente Marcello Nicchi e il suo vice Narciso Pisacreta, il designatore CAN A Stefano Braschi e il responsabile CAN D Carlo Pacifici. Eventi formativi che sono andati di pari passo con manifestazioni sociali, su tutte il Capodanno Solidale organizzato alla Mensa dei Poveri di Cristo Re, dal forte impatto emotivo. Una Sezione in continua crescita, grazie al lavoro di un Direttivo sempre operativo, più volte ringraziato dal neoeletto presidente, rappresentato “al microfono” anche dal cassiere Giovanni Spadaro che ha esposto la relazione amministrativa finanziaria.
Ma non c’è tempo per cullarsi sugli “allori”: bisogna continuare nel solco tracciato, e allora, da discorso programmatico, via con stage sempre più impegnativi come quello destinato agli Arbitri OTS, per poi passare a direttori di gara, assistenti regionali e perché no, osservatori, dando continuità all’esperienza dell’OA Day vissuta ad inizio stagione.
Programmare il futuro con cura, guardare al passato con soddisfazione, vivere il presente con attenzione: sembra uno slogan politico, uno di quelli urlati nei comizi spesso malvisti dal sentire comune. È solo il miracolo di un’Associazione fatta di uomini veri, di un presidente sempre a disposizione dei suoi ragazzi, di un gruppo dirigente operaio. Abbiamo scelto la continuità, abbiamo scelto di camminare ancora insieme. A Massimiliano, Mario ed al Direttivo il compito di tenere sempre salda la rotta.
Valerio Villano Barbato