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SGUARDO VERSO IL FUTURO: IL CORSO PER I NUOVI ARBITRI

Presso i locali sezionali ha avuto inizio il corso per arbitri edizione 2012/2013. Guidata dai nostri "coach" Santino Morabito ed Enzo Meli, una nutrita schiera di aspiranti fischietti sta apprendendo tutti i rudimenti del mestiere. A metà del cammino abbiamo pensato di andare a sentire che aria tira, tastando il polso ai protagonisti delle lezioni, i ragazzi che fra qualche tempo indosseranno per la prima volta la gloriosa "Giacchetta Nera". Salta subito all’occhio l’assoluta eterogeneità del "materiale umano" presente in aula: non soltanto ragazzini che si affacciano per la prima volta al mondo del pallone, ma anche giovanottoni già esperti di calcio e di campi polverosi di provincia. Gioele, 23 anni, è uno di questi. "Fino a domenica ho giocato in una squadra di Terza Categoria, quindi so bene cosa vuol dire stare dall’altra parte della barricata; per me certamente sarà un po’ strano trovarmi a dirigere invece che giocare, ma ho sempre voluto provare l’esperienza arbitrale. Solo adesso sono riuscito a conciliare i miei impegni lavorativi, e non vedo l’ora di entrare in campo". Speriamo che non sbagli spogliatoio!
Diametralmente opposto il discorso che ci fa Michael, un quindicenne timido, ma dalle idee molto chiare "Io a dire la verità non so giocare molto bene, perciò, visto che amo il calcio, ho deciso di entrare in questo mondo in ogni caso" - dalla porta principale aggiungiamo noi. Ai ragazzi abbiamo voluto chiedere quello che si aspettano da questa esperienza, e se già dalle prime lezioni hanno trovato delle differenze dal racconto "televisivo" del mestiere dell’arbitro. Mario, mette subito le cose in chiaro "dalle prime partite mi aspetto solo una cosa: tanta rabbia da parte dei giocatori, ma sono sicuro che dirigendo bene le cose fileranno via tranquille".
Cristian, un simpatico spilungone, ci riassume la sua idea "ho sempre provato una forte ammirazione per la figura dell’arbitro, che deve essere in grado di decidere in frazioni di secondo e sempre bravo a mantenere la situazione sotto controllo. Dopo le prime lezioni abbiamo iniziato a capire meglio molti aspetti sicuramente nascosti della collaborazione tra direttore di gara ed assistenti, elementi che spesso vengono sottaciuti o esposti male in tv". Gli fa eco Giacomo "stiamo comprendendo quanto sia complicato questo mestiere anche perché prendere la decisione giusta al momento giusto spesso è questione di una frazione di secondo. Questione spesso ignorata da chi critica quotidianamente arbitri e assistenti".
Una parola, infine, sul livello delle lezioni: nessuno degli intervistati ha mosso appunti agli insegnanti, e ci sarà un perché: non credo si tratti di quella fisiologica soggezione che si instaura tra docente e discente. Sono convinto invece che siano poche le sezioni in Italia che possano godere della bravura di Santino Morabito, che ad ogni parola ti fa sentire in campo, e della precisione di Enzo Meli, che il regolamento di tanto in tanto si diletta ad "aggiustarlo".
Beh, ragazzi con queste premesse non si può che far bene, perciò fatevi sotto, e non lasciatevi sfuggire l’occasione per portare in alto la nostra Sezione.

Valerio Villano Barbato

 
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