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La riunione plenaria del 26 febbraio è stata interamente dedicata al calcio a 5, grazie alla partecipazione del Delegato Regionale del Cra Sicilia, Nuccio Ignazzitto. Un incontro interessante che ha coinvolto non solo gli arbitri di "futsal" (che tra l'altro aumentano ogni anno di più) ma anche tutti gli altri che hanno voluto conoscere meglio questa disciplina che, come detto dallo stesso Ignazzitto, è in continua crescita. Durante la riunione, Ignazzitto ci ha fatto capire come in realtà ci siano tanti punti in comune tra Calcio a 5 e Calcio, nonostante le differenze legate al regolamento. Vedendo alcuni filmati, Nuccio ci ha mostrato come un arbitro di futsal non possa permettersi neanche un minimo calo di concentrazione, poiché anche una rimessa laterale sbagliata può condizionare il risultato finale. La serata si è conclusa con una cena, durante la quale gli arbitri si sono confrontati con l'ospite che li ha salutati con un "invito": "Vi aspetto tutti in Regione a breve".
Prima della riunione, ci siamo confrontati con Nuccio Ignazzitto che ci ha raccontato ciò che accade nel Calcio a 5 regionale.
Qual è la situazione della nostra regione dal punto di vista arbitrale in questa disciplina?
La Sicilia ha sempre avuto un trend ad alti livelli ma negli ultimi anni a livello nazionale c'è stato un calo, infatti abbiamo solo un arbitro che ci rappresenta in Serie A1. Speriamo nei prossimi anni di trovare i futuri nazionali che ci possano rappresentare ad alto livello non solo in Italia ma, chi lo sa, anche a livello internazionale.
Da pochi anni anche per il Calcio a 5 è stato avviato il progetto Talent & Mentor...
Sì, il progetto adesso è identico a quello del calcio a 11. Quest'anno abbiamo individuato tre arbitri: 1 dalla sezione di Barcellona, 1 da quella di Marsala ed uno da quella di Palermo-
Che sta facendo il Cra per il Calcio a 5?
Il presidente Cavarretta ha dato un segnale molto forte, prendendo a cuore questa disciplina e chiedendomi di collaborare nominandomi delegato regionale. Gli abbiamo dato un'impronta identica al calcio a 11, fondata sulla preparazione atletica e regolamentare, insieme alla massima concentrazione in campo degli arbitri, atleti fra gli atleti. Il Calcio a 5 non è più il "rifugio degli elefanti", perché adesso vogliamo atleti, fisicamente ben messi che ci possano rappresentare in futuro a livello nazionale.
Ci sono arbitri di qualità che possono fare a breve il salto di categoria?
Già ho visto il 50% dell'organico quest'anno, insieme a Luigi Pillitteri che ha visto l'altro 50%, anche con l'aiuto di Orazio Postorino che ci sta dando una grande mano. Ho individuato 3-
Nei raduni cosa chiedete agli arbitri?
Abbiamo diviso i raduni per tutti gli arbitri in due parti: inizio stagione e metà stagione, novità perché in passato quello di metà stagione era riservato solo ai "proponibili", ma io e Cavarretta abbiamo voluto il raduno per tutti perché quando a metà stagione il campionato entra nel vivo è giusto che tutti seguano la stessa strada. Facciamo i test atletici, poi in varie parti della Sicilia ho fatto anche stage atletico-
Sicilia maglia nera di violenza nel Calcio a 11. Nel Calcio a 5 com'è la situazione?
Posso parlare dei dati di questa stagione. Nei campionato di Serie C1 e C2 non abbiamo avuto nessun caso di violenza, anche se un solo caso si è verificato la settimana scorsa in una gara Juniores con un arbitro messinese che purtroppo ha ricevuto uno schiaffo da un ragazzino che adesso ha preso 5 anni di squalifica. Si tratta finora dell'unico caso di violenza fisica nei confronti degli arbitri quest'anno nel Calcio a 5 a livello regionale.
In conclusione, per far arrivare dei buoni arbitri al Cra serve un buon lavoro nelle Sezioni...
Io cerco sempre l'aiuto dei presidenti di sezione per far crescere questa disciplina, anche se devo dire che Messina ha un gruppo capitanato da Andrea Lippolis che traina in maniera positiva questi arbitri che sono dunque ben rappresentati. Ho chiesto ad inizio stagione l'aiuto dei presidenti purché facciano riunioni tecniche che sono fondamentali perché consentono agli arbitri di essere uniformi in campo, che è la cosa più importante.
Simone Intelisano