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LO STAGE DI CALANOVELLA 2016 VISTO DAI PROTAGONISTI:
ALESSANDRA, NINO E ALBERTO CI RACCONTANO LA LORO ESPERIENZA


Settembre il mese delle “ripartenze”: si torna a scuola, si torna al lavoro, si torna sui campi. Per non farsi trovare impreparati i ragazzi dell’OTS guidati dal presidente Massimiliano Lo Giudice e dal direttivo sezionale, si sono ritrovati presso il Calanovellamare di Piraino, per preparare al meglio la stagione alle porte. Come ogni anno, facciamoci raccontare direttamente dalla viva voce dei protagonisti questa esperienza: Alessandra Chillemi, Nino Catanese e Alberto Jaci ci parlano del loro raduno.
Una questione di emozioni secondo Nino, che, al secondo anno di stage, ci spiega: “Già sul pullman iniziamo a conoscere tutte le nuove facce e inizia lo scambio di consigli con i “veterani”, pochi a dire la verità, aspettando i nuovi e importanti consigli dell'organo tecnico”. Il primo momento importante arriva quando la “truppa giallorosa” viene dirottata sul terreno di gioco: il comunale di Brolo è teatro della prima lezione tenuta da Umberto Cucè, ex vicepresidente ora componente della Commissione Esperti Legali dell’AIA “un'utilissima guida che inizia dall'ingresso sul terreno di gioco fino ai tre fischi finali e che comprende le posizioni dell'arbitro in campo e i movimenti corretti che quest'ultimo deve fare” come ci spiega Alessandra, giovane portabandiera dell’arbitraggio rosa nostrano, rappresentato per la prima volta da ben 5 unità. Trasferimento presso il “quartier generale”, dove, ad attendere i ragazzi la prima batteria di test regolamentari, somministrata dal guru Enzo Meli, secondo i nostri amici “considerabile per la sua preparazione come l'incarnazione stessa del regolamento. Basta guardarsi un attimo attorno per comprendere la voglia di far bene e la determinazione da parte di tutti, ragazzi o ragazze che siano”. Pausa pranzo quanto mai necessaria per rifocillare stomaco e spirito, saggiando l’ottima cucina dello staff del villaggio e dopo un po’ di sano relax a base di beach volley, tutti di nuovo in aula per la lezione del nuovo vicepresidente Christian Valerio; lasciamo che siano Alessandra e Nino a raccontarcela: “ci descrive le importanti parti di una gara, dalla designazione fino al referto, informazioni utili per vincere la propria partita e passare dall'essere un arbitro qualsiasi ad essere un "Arbitro". La lezione, più che tecnica, è emotiva e le sue parole caricano molto, si pensa a quelle caratteristiche da lui citate che ognuno possiede e quelle ancora da sviluppare; si sogna, d’altronde nulla è impossibile”.
La seconda giornata non è meno intensa di quella appena andata in archivio, è il turno del vicepresidente Santino Morabito, uno che “non ha bisogno di alcuna presentazione e che nessuno vorrebbe mai contro, solo guardandolo e sentendolo parlare si sente la sua autorevolezza; è sicuramente la persona più adatta per far comprendere in maniera incisiva ai giovani il corretto modo di rapportarsi coi calciatori, di quanto sia motivo di orgoglio e di vanto indossare la giacchetta nera”. Ancora un attimo prima di cimentarsi col temutissimo yo-yo test, quello dedicato alla visita del componente CRA Orazio Postorino, insieme ad alcuni arbitri nazionali e regionali della Sezione: “il nostro ex presidente ha voluto accogliere e salutare i nuovi arrivati della famiglia arbitrale peloritana e al suo seguito ha portato una validissima delegazione di “big” della nostra Sezione, che giusto qualche anno fa hanno seguito il percorso che oggi intraprendiamo noi – ci spiega Nino; quando ogni anno vedo spuntare dalla porta del salone di Calanovella osservatori e arbitri regionali o nazionali capisco quanto siamo uniti; è fantastico che vengano solo per sostenerci e
per caricarci durante i test atletici, senza obbligo e invito ma solo per piacere” conclude Alessandra.
Superato di slancio anche il momento, al tempo stesso, più atteso e temuto, quello dei test atletici, è tempo di bilanci, e chi, se non uno dei novellini come Alberto, può concludere lasciandoci la sua riflessione: “sono state delle giornate molto intense, che hanno fatto faticare sia dal punto di vista fisico che da quello mentale, non sono mancati i momenti di svago fra colleghi, passati tutti assieme tra una pausa e l'altra, dalle partite di beach volley, alle partite di calcio post allenamento alle semplici chiacchierate nei tavolini “vista mare”. Tutti questi sono dei momenti importanti, mirati ad una crescita personale e collettiva. Parlando da "ultimo arrivato" , in quanto arbitro di ultimo corso e quindi alla mia prima esperienza in uno stage del genere, non posso che definirmi del tutto soddisfatto per l'esperienza fatta, che mi è stata utile sotto tutti i punti di vista. Da quando ho cominciato a fare parte di questa Associazione non pensavo di poter essere così soddisfatto di una scelta del genere, ovvero fare parte di una seconda famiglia che è l'AIA e potessi tornare indietro lo farei altre 100 volte! Grazie mille a tutti coloro che si sono impegnati per rendere possibile questa esperienza indimenticabile!”
Grazie a voi ragazzi, che ogni anno rendete possibile questa avventura. Buon campionato a Tutti!

A cura di Valerio Villano Barbato



 
 
 
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